Le auto a Gpl possono essere parcheggiate nelle rimesse sotterranee. E’ consentito il ricovero delle vetture alimentate a Gpl anche al primo piano interrato (anche se comunicante con altri piani sotterranei), purché l’impianto a gas sia omologato secondo il regolamento ECE/ONU R67-01 (è obbligatorio per le installazioni successive al 1/1/2001: sulla carta di circolazione è indicato se l’impianto lo rispetta). Per le vecchie auto a GPL rimane il divieto di parcheggio nei sotterranei. È però possibile adeguare l’auto alle norme di sicurezza più recenti sostituendo il serbatoio del gas, con una spesa di circa 2-300 euro.
Ma vediamo nei dettagli cosa cambia.
Autorimesse
È quindi possibile parcheggiare al primo piano interrato, anche se comunicante con i piani inferiori. I gestori delle rimesse devono però predisporre la segnaletica che indichi i vincoli cui sono soggette le auto a Gpl. Contravvenire alle norme può costare molto caro: nella improbabile ipotesi di un incendio, i danni resterebbero a carico dell’automobilista, perché a fronte di una violazione di legge sia l’assicurazione dell’auto sia quella della rimessa si rifiuterebbero di pagare.
In condominio
Le norme sul parcheggio nelle rimesse si applicano anche ai box condominiali. Però, il regolamento di condominio può prevalere e vietare il parcheggio delle auto a gas (anche a metano). È comunque possibile chiedere la modifica del regolamento, ma si deve convincere la maggioranza dei condomini.
Fonte: Quattroruote